Gentile produttore,
grazie, anzitutto, per la tua richiesta di partecipazione a La Terra Trema.
Compila (o aggiorna) la nostra scheda di autocertificazione, strumento a noi utile alla conoscenza più
approfondita
del vostro lavoro quando non è possibile farlo fisicamente, altresì importante per chi desidera consultarla alla
Fiera Feroce o sul nostro sito web.
Chiediamo di avere particolare cura nel raccontare le peculiarità territoriali e la connotazione personale prima
del proprio lavoro e poi della parte tecnica. Chiediamo la medesima attenzione riguardo alla voce Prezzo
Sorgente.
I campi che non ti riguardano e a cui non si è in grado di rispondere dovranno essere lasciati vuoti. I campi
contrassegnati con * sono obbligatori.
ATTENZIONE: La scheda di autocertificazione si compone di due parti, una per
l’azienda, l’altra per i prodotti, abbi cura di compilarle nel dettaglio entrambe.
Ricorda di salvare la scheda alla fine della compilazione e, quando terminata, di cliccare su
"Salva e invia a info@laterratrema.org".
Sarà possibile consultare o modificare la propria scheda con il link univoco che verrà generato, consigliamo
quindi di salvarlo nei preferiti.
In caso di smarrimento sarà comunque possibile richiederlo via email.
L’autocertificazione si fonda sul principio di responsabilità. Al di là di ciò che prescrivono le leggi,
ciascuno ha il diritto e il dovere di indicare l’origine delle materie prime, la loro tipologia, i metodi di
trasformazione, di conservazione e di confezionamento usati. Questo diritto-dovere viene spesso negato dalla
grande distribuzione che impone il proprio marchio nei prodotti che commercializza espropriando così i
produttori anche del loro nome.
L’autocertificazione è un dovere verso la collettività; per poter giudicare la qualità di un prodotto, prima di
acquistarlo si ha il diritto di conoscere tutta la filiera produttiva. La qualità non è un insieme di regole e
di gusti standardizzati, ma l’ottimizzazione delle relazioni produttive, sociali e ambientali che danno vita a
un prodotto. La qualità di un prodotto è espressione della qualità della vita e dell’ambiente da cui esso viene
generato. Se un bicchiere di vino appare buono al gusto standardizzato del consumatore, ma deriva da una filiera
produttiva infelice (alto impatto ambientale, uso massiccio della chimica, rapporti di lavoro semischiavili)
rimane un prodotto pessimo per la sensibilità che il movimento di nuova contadinità produce.
Prezzo Sorgente
Chiamiamo Prezzo Sorgente il primo prezzo al quale il produttore decide di vendere il proprio prodotto.
È, in questo caso, il prezzo praticato dal vignaiolo prima di ogni altro ricarico della catena commerciale.
Quello che
egli pratica “in cantina”, quello che il consumatore paga recandosi direttamente in azienda per la singola
bottiglia. È dunque quantificazione ponderata dei costi di produzione del vino nel proprio territorio rispetto
ad un rapporto diretto con chi decide di acquistarlo, senza intermediari, senza servizi e/o costi aggiunti.
Inserirlo nella Carta dei Vini evidenzia, con un semplice dato, i rapporti di produzione e le riappropriazioni
che avvengono nella filiera della circolazione dei prodotti. Permette la riduzione della distanza inevitabile
tra consumo e produzione di cibi, vini; innesca una relazione di fiducia diversa tra acquirente e venditore di
un prodotto; è il passo decisivo verso la tracciabilità del prezzo e di quella del prodotto.